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Pranzo della battitura
Nella campagna, la battitura era un momento importante nel quale
si raccoglieva il frutto principale di tutto il lavoro del'anno.
La battitura (trebbiatura) del grano richiedeva molte braccia
ed i contadini si prestavano l'opera andando reciprocamente
ad aiutarsi. Il lavoro della battitura poteva durare anche
più giorni ed impiegare, a seconda della quantità
di frumento da trebbiare, da 15 a 30 o più persone
alle quali doveva essere dato da bere e da mangiare, quindi
sempre in relazione alla dimensione dell'aia poteva essere
necessario un pranzo, un pranzo ed una cena e da grossi contadini
anche di più.
I piatti principali che venivano preparati erano pasta asciutta,
arrosto, minestra e insalata dell'orto.
L'animale che veniva immolato sulle tavole della battitura per essere
cucinato arrosto, per fare il sugo per la pasta asciutta e
per fare il brodo per la minestra, era l'oca (l'oco), che
tutti i contadini allevavano proprio per la battitura. Mentre
gli uomini erano impegnati nell'aia per la trebbiatura, le
massaie erano impegnate a cucinare, e credetemi non era uno
scherzo, ma un grosso lavoro, l'unica cosa che veniva comprata
erano i rigatoni, tutto il resto erano tutti prodotti del
podere. Le oche dovevano essere macellate, spennate e pulite,
anche le budella venivano pulite accuratamente ed utilizzate
per preparare crostini dei quali ricordo ancora il sapore,
con le interiora (i dentri), il fegato, lo stomaco e con le
zampe veniva preparato il sugo per la pasta dal sapore irripetibile;
qual sapore si poteva ottenere solo per la battitura, forse
per la quantità di interiora che si rendevano disponibili.
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