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Mercati di Firenze
Ogni mercato è un carosello di colori, di voci, di personaggi
particolari. Al mercato di San Lorenzo queste cose si esaltano
ed il susseguirsi dei banchi lungo i corridoi, diventa un
grande spettacolo.
I banchi della frutta con le piramidi di mele, di arance,
i carciofi che da una cesta maremmana mostrano solo la testa,
una composizione di radicchi che esprimono tutta la loro freschezza,
una cassetta di zucchini con il loro fiore. Tutto è
colore, la voce dell'ortolano che comunica la sua offerta.
Insomma una meraviglia che purtroppo fatica a sopravvivere
ai nuovi modelli di distribuzione.
Continuando il nostro giro passiamo davanti al vecchio banco
dove si vendono trippa, zampa, testina e lampredotto, davanti
al banco del macellaio che con una grande mannaia, da una
bellissima costata di chianina taglia le bistecche, le tipiche
fiorentine.
Ogni personaggio è un protagonista, qui non ci sono
comparse e controfigure.
Ognuno di questi "bottegai" ciascuno per il proprio
articolo è un grande imprenditore, un esperto di marketing,
un grande venditore, da sempre ha messo in pratica i concetti
fondamentali seguiti dai grandi supermercati nell'esporre
i prodotti.
Ogni angolo dovrebbe essere fotografato, ogni personaggio
raccontato nei particolari.
Da "Nerbone" possiamo mangiare un panino con il
Lampredotto o con il lesso, possiamo continuare il nostro
giro e fare la spesa da questi antichi bottegai che quando
ti servono riescono a farti sentire come l'unico loro cliente.
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